Holly Golightly. Basta pronunciare il nome di quello spirito libero di Tulip, Texas, per il quale la vita non era esattamente spensierata, per non sorridere.
“Ecco perché mi piace venire da Tiffany per l'atmosfera tranquilla e serena che si respira non per i gioielli, sinceramente a me non piacciono i gioielli, ma solo i diamanti!” Audrey Hepburn - Holly
Il personaggio che Audrey Hepburn ha portato in vita nel film del 1961 di Blake Edwards Colazione da Tiffany ha catturato l'immaginazione di un'America sull'orlo della rivoluzione sessuale. Ma la Holly di Hepburn è solo un'interpretazione parziale della Holly che Truman Capote ha creato nel suo racconto omonimo del 1958. In Fifth Avenue, 5 A.M. -- Audrey Hepburn, Colazione da Tiffany è l'alba della donna moderna, lo scrittore Sam Wasson mostra come la Paramount abbia trasformato una storia su una squillo in un successo hollywoodiano quando alcune riviste l'avevano ritenuta troppo scioccante per essere pubblicata a puntate.
In Fifth Avenue, 5 A.M. -- la protagonista è una squillo tanto che alcune riviste l'avevano ritenuta troppo scioccante per essere pubblicata a puntate. ma l'autore va oltre e parla anche di una donna moderna.
Trama
Si racconta la storia di Holly; chi la racconta è William Parson, scrittore giovane che arriva dall’Alabama a New York, forse un alter ego di Truman Capote.
Siamo nel 1957 e lo scrittore incontra Joe Bell, il barista che, segretamente innamorato di Holly, lo invita a ripercorrere la sua storia e a rivedere il suo vecchio appartamento nell’East Side…
William/Fred ritorna e ricorda tutto del 1943, l’anno in cui ha conosciuto per la prima volta Holly, una ragazza del Sud che si è trasferita a New York, dove frequenta il bel mondo dell’East Side ma anche personaggi equivoci come il mafioso Sally Tomato che lei visita a Sing Sing o il suo avvocato Mr. O’Shaughnessy. I suoi amici sono personaggi fatui: Mag Wildwood, una fotomodella dell’Arkansas; O.J. Berman, agente di secondo piano di Hollywood; il diplomatico brasiliano Josè Ybarra-Jaegar; Rusty Trawler, miliardario nazista; Middy Munson, ex attrice ora giornalista di gossip; Madame Spanella, cantante lirica pettegola e frustrata.
Holly si innamora di Josè, ma a provocare un cortocircuito emotivo è l’arrivo, dal Texas, del suo primo marito, Doc Golightly.
Holly vorrebbe sposare Josè di cui è rimasta incinta ma uno scandalo le impedisce di farlo. Perde il bambino che aspettava da Josè e decide, nonostante tutto, di partire da sola per il Brasile dove vuole incontrare “i venti miliardari più ricchi di ogni razza e di ogni colore”… Da quel momento, dopo aver abbandonato anche il suo gatto, di Holly si perdono le tracce…
Joe e Fred si raccontano, nel ’57, che forse lei era in Africa, fotografata da Yunioshi, il giapponese di Harper’s Bazaar.
Solo una lettera spedita da Holly all’editore di William/Fred ci dice che avrebbe fatto conoscere il suo indirizzo quando l’avesse saputo lei stessa; l’indirizzo non si conoscerà mai e Holly entrerà, con grande leggerezza, nel sogno di Fred/William/Truman e nell’immaginario collettivo di tutti noi…
Come la Paramount ha trasformato una storia su una squillo in un successo hollywoodiano.
Uno dei primi ostacoli, è stato come gestire l'orientamento sessuale dei personaggi di Truman in un periodo precedente alla rivoluzione sessuale. Una delle cose che la gente dimentica di Holly nel romanzo di Truman è che aveva una vena bisessuale e in effetti il personaggio del narratore, interpretato da George Peppard nel film, era gay. E la Paramount ha avuto molte difficoltà a tradurre quell'aspetto del romanzo in una commedia romantica eterosessuale mainstream.
L'uomo incaricato di quella traduzione era lo scrittore George Axelrod, che doveva sviluppare un interesse romantico e una trama più convenzionali per la Holly della Hepburn, qualcosa di più vicino alle commedie romantiche degli anni '50 in cui l'obiettivo era far stare insieme o sposare i due personaggi. Un compito arduo, considerando la trama originale di Capote.
"Quando hai a che fare con una squillo..."
"Cosa costruire nella storia per trasformarla in un lungometraggio?"
La soluzione di Axelrod è stata "brillante".
"Se Audrey [Hepburn] interpreta una squillo e George Peppard un gigolò, il problema non è la mancanza di sesso; il problema è il troppo sesso, tanto che sono così stanchi quando si mettono insieme che non si mettono più insieme", dice Wasson.
"Lo vedi in quella scena quando [Holly] si mette a letto per la prima volta con [Paul]. Non dormono insieme, ma sono due gigolò, perché è la fine di una lunga giornata di lavoro. E George [Axelrod] è intelligente nel suggerire tutto questo. Non può dire apertamente che sono gigolò, ovviamente, ma l'implicazione è forte."
Ma ci sono alcuni indizi che dimostrano in effetti che Axelrod voleva creare una sofisticata commedia romantica quella che aveva sempre sognato di scrivere. Prendiamo ad esempio la scena in cui Holly e Paul vanno da Tiffany, il luogo di ritiro e immaginazione di Holly, per farsi incidere un anello Cracker Jack. Consegnano l'anello al sobrio venditore, interpretato da John McGiver, e segue uno scambio memorabile:
Venditore: "Hanno ancora davvero dei premi nelle scatole dei Cracker Jack?"
Paul: "Oh, sì."
Venditore: "È bello saperlo. Dà un senso di solidarietà, quasi di continuità con il passato. Quel genere di cose."
Holly: "Pensi che Tiffany lo inciderebbe davvero per noi? Voglio dire, non pensi che lo considererebbero al di sotto di loro o qualcosa del genere?"
Venditore: "Beh, è piuttosto insolito, Madame, ma penso che scoprirà che Tiffany è molto comprensiva. Se mi dice quali iniziali vorrebbe, penso che potremmo avere qualcosa di pronto per lei domattina."
Holly [a Paul]: "Non ti avevo detto che questo era un posto incantevole?"
Holly Golightly: Breaking Rules In A Little Black Dress
La scena mostra un lato innocente di Holly, un personaggio che Wasson vede come l'inizio della donna moderna perché, a differenza di Rossella O'Hara o Cleopatra, Holly non viene punita per la sua sessualità. Se la cava con il suo uomo e, con quel vestitino nero, fa bella figura.
"Viene premiata, ecco cosa significa il nero", dice Wasson. "Non c'erano molte giovani donne, ragazze, che potevano indossare il nero nei film. Pensi a Debbie Reynolds, per esempio, e alla maggior parte delle donne di quest'epoca, [loro] indossavano queste... piccole cose carine con colori e fantasie vivaci, l'aspetto della gonna a ruota della femminilità. Eppure ecco Audrey Hepburn con un leggero elemento di pericolo che esce da questo taxi in questo elegante e sofisticato abito nero".
C'era un tocco di pericoloso in Holly, dice Wasson, "e noi la amiamo per questo.
Lei rende tutto ok. [Holly è] una ragazza che puoi essere.
L'iconico abito nero indossato da Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany
è stato disegnato appositamente da Hubert de Givenchy.