Sicilia. SUMMER RETREAT🍋💛
Arroccata in cima alle scogliere dorate della Sicilia, questa tenuta di famiglia nei toni del giallo offre viste mozzafiato sull'azzurro del Mediterraneo. La Sicilia, antica terra di conquista, rimane ancora oggi un’isola da cui lasciarsi conquistare ed affascinare. Architecture & Interior 3D Concept by @baptistebohu
Da sempre crocevia di popoli, razze ed etnie, culla della civiltà mediterranea e fulcro dei commerci e degli scambi marittimi, la Sicilia, grazie alla sua posizione geografica, è stata meta importantissima e porto naturale delle antiche navigazioni sulle rotte dei mercanti nel bacino Mediterraneo.
Terra di miti e leggende, terra di mezzo fra Oriente ed Occidente, importantissima colonia della Magna Grecia, avamposto bellico in età punica, meta di lontani viaggi dalla Scandinavia e dal Medio Oriente, roccaforte di imperi e regni (dalla dinastia normanna degli Altavilla alla corte di Federico II in età sveva, da dominio angioino a vice-regno spagnolo, a regno delle due Sicilie in epoca borbonica), l’isola custodisce il più prezioso dei tesori: uno strabiliante scrigno ricco di storia, cultura, arte, tradizioni e folklore.
Le molteplici dominazioni che si sono succedute nel corso dei secoli hanno lasciato tracce artistiche e culturali indelebili creando un itinerario fra i più rari: dalle necropoli dell’età del Bronzo (Pantalica, Ispica, Cassibile) ai templi e teatri greco-romani (i maestosi templi di Segesta e Selinunte, la mitica Valle dei Templi di Agrigento, i teatri di Siracusa, Segesta, Taormina, Tindari, le rovine di Hymera, Naxos, Solunto, Eraclea Minoa, Camarina), dalle antiche ville e terme romane (Piazza Armerina, Patti e Noto) alle stilizzate architetture delle cattedrali arabo-normanne (Palermo, Monreale e Cefalù), dalla fastosità delle morbide e plastiche linee del barocco spagnolo (Noto, Modica, Scicli, Ragusa, Siracusa, Palermo, Catania) alle ville e ai palazzi urbani, veri e propri gioielli d’epoca in stile liberty, dai bagli e le masserie alle torri di avvistamento e le tonnare (Scopello, Bonagia, Favignana), dai vicoli pervasi d’atmosfera delle antiche cittadine rupestri (Erice, Ragusa Ibla, Caltabellotta, Gangi) ai suggestivi villaggi marinari (Aci Trezza, Aci Castello, Marzamemi).
La Sicilia appare come un variegato e colorato mosaico, le cui sfumature sono da cogliere nei diversi aspetti di un paesaggio tutto da esplorare e da cui lasciarsi rapire. È questo un altro suggestivo viaggio all'insegna della natura, attraverso delicate colline ricoperte da alberi di ulivo e filari di vigne che diradano dolcemente verso fertili pianure dominate da giardini di aranci che profumano di zagara. E poi verso la costa ed il mare azzurro e cristallino, dove ad ampi litorali sabbiosi si alternano rocciose scogliere che celano deliziose spiaggette di ghiaia, dalle quali godere dei più pittoreschi tramonti. Dalle splendide coste al sublime della montagna delle montagne: ecco l'Etna, il vulcano più grande d'Europa con i suoi strabilianti lapilli, le sciare di fuoco, e giù sulle pendici con le colate laviche mozzafiato: uno spettacolo grandioso ed emozionante. Dopo aver scalato la cima dell'imponente colosso etneo, si cambia nuovamente scenario per ammirare la bellezza delle isole minori: le Isole Eolie d'origine vulcanica si stagliano stupende fra cielo e mare, proprio lì dove il soffio di Eolo, dio del vento, e di Vulcano, dio del fuoco, avevano mitica dimora. Ustica, "perla solitaria" con i suoi meravigliosi fondali marini, è meta obbligatoria per gli appassionati di turismo subacqueo; e così le Isole Egadi (Levanzo, Marettimo e Favignana, dove si può visitare una delle più grandi tonnare del Mediterraneo, recentemente convertita in museo). E infine giù in pieno Mediterraneo, sull'arcipelago delle Pelagie (Linosa e Lampedusa) e sull'isola di Pantelleria: l'Italia estrema, bellissima e solitaria. Per gli amanti della natura protetta e del turismo ecologico, a spasso con flora e fauna tra rigogliosi parchi e riserve naturali: dalla Riserva Naturale dello Zingaro (un paradiso naturale miracolosamente sopravvissuto nella sua straordinaria e primitiva bellezza) alle Saline di Trapani (un paesaggio di magico incanto dominato dai mulini a vento). Dall’oasi naturale di Vendicari (dove stormi di uccelli migratori trovano sosta e ristoro nelle loro interminabili traversate verso l'Africa) alla riserva naturale di Torre Salsa; dalle verdi distese del parco dei Nebrodi agli incantevoli laghetti di Tindari (quattro laghetti d'acqua salata racchiusi da dune di sabbia). Dal Parco dell'Etna alle gole del fiume Alcantara; dal Parco delle Madonie all'orto botanico di Palermo, primo in Europa con la sua varietà di piante rare ed alberi secolari.
Vi è una spiegazione mitologica nel clima siciliano. Un giorno di primavera, il dio Plutone, re del mondo sotterraneo, sbucò in Sicilia dal lago di Pergusa rimanendo estasiato dalla visione davanti ai suoi occhi: in mezzo ai prati, la giovane Proserpina, assieme alle ninfe che la accompagnavano, raccoglieva fiori variopinti e profumati. Plutone la vide, se ne innamorò e la rapì. La madre per tre giorni e tre notti cercò Proserpina per tutta la terra, facendosi luce di notte con un pino da lei divelto e acceso nel cratere dell'Etna. Le ricerche furono però infruttuose e Cerere si adirò, prendendosela con gli uomini: siccità, carestie e pestilenze si abbatterono sull'umanità. Gli uomini allora chiesero l'intervento di Giove, supplicandolo di trovare una soluzione. Giove risolse il problema, decidendo che Proserpina stesse per otto mesi sulla terra assieme alla madre e per quattro mesi sotto terra col marito Plutone.
In questo modo, implicitamente Giove aveva deciso che in Sicilia le stagioni fossero solo due, a tutto beneficio delle generazioni future di turisti, che in questa regione trovano uno tra i più temperati climi del mondo.
Mitologia a parte, il clima delle coste settentrionali ed orientali e delle isole minori è mite in inverno e caldo nei mesi estivi con medie annuali di 18 gradi. Le coste meridionali e l’immediato entroterra subiscono maggiormente l’influenza dei caldi venti africani con clima estivo talvolta torrido. Le aree montuose interne hanno un clima più rigido, caratterizzato da notevoli escursioni termiche e da frequenti precipitazioni anche nevose nei mesi invernali.
E dulcis in fundo la cucina siciliana con un suo itinerario gastronomico (che varia da provincia a provincia, da paese a paese a seconda delle diverse interpretazioni locali) tutto da gustare ed assaporare.
Nella freschezza e varietà del pesce (pasta con le sarde, involtini di pescespada, sarde a beccafico, cuscus), nella fantasia e originalità delle ricette popolari (pasta "ncaciata", "stigghiole", "panelle", arancini); nella vivacità cromatica dei piatti (pasta alla norma, caponata), nella vasta gamma dei sapori, nella genuinità degli ingredienti e della preparazione ("farsumagru", "aggrassatu"), nell'artigianalità e bontà dei dolci (cassata, cannoli, granite, pasticciotti, frutta martorana, pignolata, buccellati); tutto questo, e altro ancora, è il segreto che racchiude l'arte culinaria siciliana, oggetto di indiscussi e meritati onori.
Per i proseliti di Bacco immancabile un tour sotto il crescente sigillo dell'enocultura, tra i sentieri delle vigne e delle aziende agricole con le loro cantine, per degustare i più famosi vini siciliani, in rassegna: il Nero d'Avola, l'Etna Rosso, il Cerasuolo di Vittoria, il Bianco d'Alcamo, il Marsala, il Moscato, la Malvasia di Lipari, il Passito di Pantelleria.