Nora Ephron ti dice esattamente quello che non vuoi sentire, ma chissà perché suona bene: è la verità.
Era famosa per il suo senso dell’umorismo, per la capacità di trovare l’aspetto quasi comico nei fatti tragici e dolorosi della vita, come si capisce facilmente guardando i suoi film. Lei stessa ebbe una vita sentimentale complicata, e raccontò il fallimento del suo secondo matrimonio, con il giornalista Carl Bernstein – quello dello scandalo Watergate – in un’autobiografia poi diventata il film Heartburn.
La scrittrice americana è stata capace di scherzare con leggerezza su ogni argomento,
questi sono due dei suoi libri.
questi sono due dei suoi libri.
Il collo mi fa impazzire di Nora Ephron
Odio la gente che sostiene – protesta Nora Ephron – che invecchiare è bello, che si diventa saggi e si capisce quali sono le cose importanti. Ci si ribella, ci si deve ribellare all’immagine contraffatta di sé che appare nello specchio. Anche perché dal collo all’anima il passo è breve. Invecchiare non è roba da rammolliti, diceva Bette Davis, e Nora Ephron lo dimostra con un senso dell’umorismo impagabile e con l’aggiunta: ‟tanto più se sei una donna”.
Parlare dell’età incerta compresa fra la maturità e la senilità, e farlo con tanta caustica sincerità e allo stesso tempo con la leggerezza dell’umorismo, non è impresa da poco. Nora Ephron la intraprende senza fare una grinza – le rughe sono più che sufficienti. via Serena Dandini, Io Donna
L’olio da bagno migliore. Dr. Hauschka al limone: Nora Ephron lo consiglia e consiglia anche di esagerare, usarne tanto, perché un tappo non basta “Se mai gli eventi degli ultimi anni mi hanno insegnato qualcosa, è che mi sentirò un’idiota se domani morirò e avrò lesinato sull’olio da bagno”.
Parlare dell’età incerta compresa fra la maturità e la senilità, e farlo con tanta caustica sincerità e allo stesso tempo con la leggerezza dell’umorismo, non è impresa da poco. Nora Ephron la intraprende senza fare una grinza – le rughe sono più che sufficienti. via Serena Dandini, Io Donna
Affari di cuore di Nora Ephron
Sono l'amore, il tradimento, la perdita e la vendetta gli ingredienti di cui è fatto questo effervescente romanzo di umorismo al femminile.
‟Il mio secondo matrimonio è finito esattamente nel modo in cui finisce quello di Affari di cuore, poco dopo aver scoperto che mio marito stava vivendo una relazione con una spilungona. Nel libro, ho leggermente camuffato me stessa rendendomi considerevolmente più calma di quanto non fossi all'epoca, e ho leggermente camuffato il mio ex marito attribuendogli una barba che apparteneva invece a un mio amico. La spilungona con cui lui aveva una storia è rimasta invece la spilungona che era…”
“Sapete cos’è un principe ebreo, vero?
(A questo punto inarco le sopracciglia).
Se non lo sapete, vi insegno un modo semplicissimo per riconoscerlo. Basta una sola domanda. “Dov’è il burro?” (Una lunga pausa, per permettere all’ilarità di diffondersi tra il pubblico).
Bene, sappiamo tutti dove si trova il burro, non è vero? (Sorrisetto).
Il burro è nel frigorifero, nell’apposito scomparto, all’interno della porta, su cui c’è scritto “burro”.
(Altra pausa).
Il principe ebreo, quando chiede dov’è il burro, in realtà intende dire: “Portami il burro”, ma siccome è troppo furbo per scoprirsi fino a questo punto, aggira l’ostacolo chiedendo: “Dov’è?”.
(Pausa).
E se gli dite: (Urlando).
“è nel frigo…”(Con voce normale)
e lui va a vedere, a questo punto si verifica un fatto interessante, un fenomeno fisiologico che non è ancora stato studiato a sufficienza.
(Pausa).
La luce del frigo sulla cornea del maschio provoca…
(Pausa)
la cecità. (Lunga pausa)
“Non riesco a vederlo”, dice il principe ebreo. (Altra pausa)
Questo è solo uno dei tanti modi in cui la sua natura principesca si manifesta. Un altro è quello di chiedere: “c’è del burro?” (Pausa).
Sappiamo tutti di chi è la colpa se non ce n’è, vero?
(Altra pausa).
Quando è particolarmente abile, il principe ebreo mette le cose in modo da farvi credere che siano solo la vostra incredibile saggezza, la vostra perspicacia e la vostra creatività a interessargli. “Credi che ci starebbe bene un po’ di burro con questo?” Domanda.
(Pausa).
“Questo” di solito è una fetta di pane tostato.
(Pausa).
Ho sempre pensato che il concetto di principe ebreo sia stato introdotto da un potenziale principe ebreo che non è mai riuscito a farsi portare il burro da sua moglie.
dal libro “Affari di cuore” di Nora Ephron
Oltre a tutto questo Ephron era anche un’appassionata di cucina, come si capisce facilmente dai tanti piatti presenti nei suoi film di cui uno, Julie&Julia, sulla storia di Julia Child, la donna che insegnò a cucinare a generazioni di americani. The Cut ha ottenuto il permesso di pubblicare una sua ricetta, quella del monkey bread, un dolce lievitato e insaporito con la cannella portato negli Stati Uniti dagli ebrei ungheresi negli anni Venti del Novecento.
Il Monkey Bread di Nora Ephron
Ingredienti:
4 lattine di “refrigerator biscuit” (circa 40): sono biscotti con un impasto che si tiene in frigorifero e che viene comunemente venduto negli Stati Uniti. (trovate una ricetta qui)
1 e 1/2 cucchiaio* di cannella
1/2 tazza* di burro
1 tazza di zucchero bianco
1 tazza di zucchero di canna
* le misure sono americane: 1 cucchiaio da tavola corrisponde precisamente a 15 ml e una tazza a 236 ml
Taglia ogni biscotto in 4 pezzi. Versa zucchero bianco e cannella in un sacchetto di plastica e scuotilo. Aggiungi i biscotti a pezzi. Poi scuoti per far amalgamare bene e metti tutto in uno stampo imburrato. Cuoci lo zucchero di canna e il burro in una casseruola, lascia raffreddare per 10 minuti, poi versa tutto sui biscotti. Cuoci a 180 gradi per 45 minuti. Lascia raffreddare per 15 minuti prima di togliere dallo stampo. A quel punto potete rovesciare il dolce su un piatto e servirlo.
“Take notes, everything is copy”
“Non aver paura: puoi sempre cambiare idea. Te lo dico io: ho avuto quattro carriere e tre mariti.”
Nora Ephron (New York, 1941-2012). Scrittrice, attrice e regista, è nota soprattutto come sceneggiatrice e ha avuto tre nomination agli Oscar per la miglior sceneggiatura originale. Ha scritto tra l’altro le sceneggiature di Silkwood, Affari di cuore, Harry ti presento Sally, Insonnia d’amore e ha scritto e diretto C’è post@ per te e Vita da strega. Feltrinelli ha pubblicato oltre a Il collo mi fa impazzire. Tormenti e beatitudini dell’essere donna (2007, 2014) anche Affari di cuore (2008), da cui è stato tratto il film con Meryl Streep e Jack Nicholson (1986).
I Libri preferiti da Nora Ephron
Nella libreria di Nora Ephron, ovvero i libri preferiti della regista di C'è posta per te
Olive Kitteridge di Elizabeth Strout
Appena finito di leggerlo “ho ricominciato dall'inizio e l’ho riletto da capo” ha detto la Ephron perlando di questo libro. Un ritratto della profonda provincia americana specchio dell’intera America. O addirittura del mondo.
Il taccuino d’oro di Doris Lessing
Quando uscì nel 1962 questo romanzo scandalizzò il pubblico per via del ritratto tanto intimo della vita di una donna. Una donna partecipe anche del tempo in cui vive, di cui si coglie un lucido affresco. Anche Nora Ephron ne fu colpita: “Anna, l’eroina della Lessing, mi ha elettrizzato con il suo sforzo per diventare una donna libera”
Tutti gli uomini di Smiley di John LeCarré
In un saggio scritto per O Magazine l’autrice ha parlato di questo libro: “Amo John LeCarrè ma ancora di più il suo eroe, George Smiley, la spia dal cuore spezzato. Vorrei che Smiley superasse il suo dolore per la moglie che lo ha tradito. Vorrei che si innamorasse. Che si innamorasse di me”.
Il grande Gatsby di Francis Scott Fitzgerald
Il capolavoro di Fitzgerald e il più raffinato prodotto dell’Età del Jazz, amato da generazioni e anche da Nora Ephron. Le vicende di Gatsby che si strugge d’amore per la sua Daisy, che per lei rivolta il mondo e finisce per perderla comunque, commuovono ancora. “Ogni volta che lo leggi ci trovi qualcosa di nuovo. È un capolavoro” ha detto Nora.
Tutti i romanzi di Jane Austen
Scegliere non si può, li ha amati tutti. Nora Ephron ha dimostrato il suo amore per Jane Austen nel film C’è posta per te, pieno di riferimenti a Orgoglio e pregiudizio. La regista ha raccontato di aver letto tutti e sei i romanzi della Austen “almeno 10 volte”.
La tigre bianca di Aravind Adiga
Lo ha divorato e poi lo ha regalato a tutti gli amici. Così la Ephron parla del libro di Aravind Adiga, la storia di un ragazzo indiano povero e spregiudicato che diventa ricco e scala le caste. Per Mohsin Hamid, autore de Il fondamentalista riluttante, è un “viaggio inaspettato nella nuova India, avvincente, arrabbiato e cupamente umoristico”.
Anna dai capelli rossi di Lucy Maud Montgomery
Un classico della letteratura per ragazzi è quasi sempre presente tra i libri preferiti dalle celebrità, ricordo d’infanzia ma anche rifugio a cui tornare da adulti. Anche per Nora Ephron è stato così con Anna dai capelli rossi. Il libro perfetto da leggere quando si è ammalati, ha spiegato, perché è uno di quelli che ti cattura e ti distrae dalle tue pene.