Una passeggiata all’Abbadia di Fiastra; i suoi ambienti dal 1142 sono pressoché intatti, è un luogo di spiritualità e c’è molta gente, alcuni leggono altri corrono lungo i tre sentieri; è tutta gente silenziosa. Dopo aver esplorato il luogo e i dintorni ci siamo messi all’ombra con un libro a far sera. E per cena una buona carbonara al tartufo ...
Travel places in Italy: Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, Tolentino, Macerata.
Questa Abbazia ha una storia molto travagliata fu fondata nel 1142 per volere del duca di Spoleto e marchese di Ancona Guarnerio II; il quale, dietro esplicita richiesta all’abate Bruno, invitò ad insediarsi nelle Marche dodici monaci cistercensi, provenienti da Chiaravalle di Milano. Intorno al 1200 circa l’abbazia giunge all’apice del successo, particolarmente economico: è infatti grazie all’abilità organizzativa, agricola e artigianale dei monaci e dei fratelli conversi, che le grange diventano veri e propri centri economici fiorenti ed autonomi; inoltre, anche Fiastra, come ogni altra abbazia cistercense, esercita diritti giuridici e giurisdizionali in virtù del praeceptus libertatis conferitole da Eugenio III e dai suoi successori, oltre che dai vari imperatori a partire da Enrico IV fino a Federico II.
Dal XIII al XV secolo il monastero si avvia, a poco a poco, verso un lento ma irreversibile declino. A ciò si accostano eventi disastrosi quali il saccheggio della Società di S. Giorgio di John Hawkood del 1381, ed il successivo e ben più devastante del 1422 per mano di Braccio da Montone e delle sue truppe. Nel 1456 l’abbazia viene sottoposta al regime commendatario di Rodrigo Borgia (futuro Alessandro VI), per giungere al collasso definitivo sotto la guida sconsiderata dell’ultimo abate commendatario cardinale Sforza.
Nel 1581, il papa, cede il monastero e tutti i suoi possedimenti al Collegio Romano della Compagnia di Gesù. Nel 1613 Fiastra entra a far parte della Congregazione Cistercense Romana e, dietro disposizione di Urbano VIII, furono invitati a Roma i pochi cistercensi rimasti nell’abbazia. Nel 1773 la Compagnia di Gesù venne soppressa ed il monastero con tutti i suoi beni, fu ceduto in enfiteusi perpetua al marchese Bandini.
Dal 1985 nel monastero ritorna una piccola comunità cistercense, proveniente da Chiaravalle di Milano. Oggi, l'ordine cistercense ha richiamato a Milano i monaci di fiastra.
La Riserva Naturale Abbadia di Fiastra, istituita nel 1984, comprende 1825 ettari di terreni che circondano l'Abbazia di Chiaravalle di Fiastra che ancora mostrano tracce evidenti della lunga presenza e del lavoro dei monaci. Attualmente la Riserva, che è gestita dalla Fondazione Giustiniani Bandini
Riserva Naturale Abbadia di Fiastra. Monastero San benedetto. Abbazia di Chiaravalle di Fiastra. Monaci Cistercensi. Tolentino (MC).
La pianta della chiesa è a croce latina a tre navate. Misura 70 metri di lunghezza (compreso il portico) e 20 di larghezza. La navata centrale, alta 25 metri, riceve la luce da 8 semplici monofore centinate, oltre che dal rosone della facciata. Le volte originariamente erano tutte a crociera come quella della prima campata vicino alla porta e quella delpresbiterio. Ora invece, da quando l'Abbazia fu saccheggiata da Forte Braccio da Montone, Signore di Perugia nel 1422, la copertura è a capriate. Il presbiterio quadrangolare è illuminato da un rosone più semplice di quello della facciata. Il coro ligneo e la sede del celebrante sono di fattura recente (1995).
Il monastero dei monaci.
i monaci conversi e quelli "di coro"
Un pò di storia, i conversi erano monaci che si dedicavano soprattutto al lavoro dei campi di proprietà dell'abbazia e alle incombenze pratiche che la vita in abbazia richiedeva. Si distinguevano dai monaci detti "di coro" che vivevano un'osservanza più claustrale e più dedita alla preghiera, alla meditazione, allo studio e al lavoro nelle vicinanze della clausura. Il regime di separazione fra questi due tipi di monaci era abbastanza netto. A Fiastra il refettorio dei coristi è andato distrutto. Anche nella Chiesa abbaziale esistevano due cori. Il primo, quello dei coristi, dove celebravano l'Ufficio divino 7 volte al giorno; l'altro, quello dei conversi, separato dal primo con un muretto o con una grata, dove i conversi si trovavano per la loro preghiera. Solamente con l'aggiornamento prodotto dal Concilio Vaticano II, l'Ordine Cistercense ha abolito la figura dei monaci conversi. Oggi, tutti, sono semplicemente monaci cistercensi.
L'altare presenta scolpita in facciata una croce, circondata da raggi solari. Queste caratteristiche, proprie delle croci dei Cavalieri del Tempio, detti Templari, farebbero pensare a una presenza di questi cavalieri per l'accoglienza dei viandanti e dei pellegrini. Tale ipotesi è avvalorata da alcuni grafiti rappresentanti cavalli e cavalieri, esistenti negli archi della foresteria. leggi su monaci fiastra
"L'Oratorio tal sia, quale è nominato; né quivi si faccia o pensi mai altra cosa veruna. Compiuto l'Officio divino, tutti con sommo silenzio escano: e si usi rispetto alla casa di Dio, affinchè se un fratello vuole per avventura particolarmente fare orazione da sé, non sia impedito dall'altrui importunità.“cap. 52 - San Benedetto
Il Santo Padre Benedetto XVI, che non manca mai di mostrare il suo amore per il monachesimo benedettino, spesso ricorda ai monaci quando l’Opus Dei (la preghiera) gli sia essenziale: «Nella vita dei monaci la preghiera ha una speciale importanza: è il centro del loro servizio nella Chiesa. Essi, infatti, esercitano la professione dell'orante. [...] È il servizio per eccellenza, il servizio sacro dei monaci» (Dal discorso ai monaci dell'Abbazia cistercense di Heiligenkreuz).
Abbazia di Santa Maria di Chiaravalle di Fiastra
Come arrivare all’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra: vai a Google maps
In auto
da Ancona - Pescara: A14, uscita di Civitanova Marche, seguire la superstrada per Tolentino fino all’uscita di Macerata Ovest da dove, in pochi minuti, si raggiunge l’Abbadia di Fiastra
da Roma: raggiungere Spoleto e poi Foligno, seguire la SS 77 e la superstrada per Civitanova Marche
fino all’uscita di Macerata Ovest
In aereo: Aeroporto di Ancona - Falconara // In treno: Stazione Urbisaglia / Sforzacosta 4 Km // In pullman da Roma: Autolinee “Roma - Marche Linee” da Ancona, Sarnano, Macerata: Autolinee SASP
Fonti di consultazione e approfondimenti:
Comune di Tolentino - Comune di Urbisaglia - Ministero dell'Ambiente - Regione Marche (Natura nelle Marche) - Parchi e Riserve Naturali delle Marche - Provincia di Macerata
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