L'eleganza di Michelle e Agnese. Il glamour esplode alla Casa Bianca
Alla cena di Stato che si è tenuta alla Casa Bianca, la first lady italiana Agnese Landini Renzi ha scelto di indossare un abito bustier in pizzo nero doppiato su crêpe de chine ricamato con cristalli di Ermanno Scervino. La First Lady Michelle Obama in Versace. Il menu si è ispirato alla tradizione italiana ed è stato preparato dal cuoco stellato italoamericano Mario Batali. (Video) E bellissime le fotografie pubblicate nel sito della White House
Castel Toblino, Trentino-Alto Adige - Italy
Social News : L'italiano piace in tutto il mondo.
E' la quarta lingua più studiata
Supera francese e tedesco: l'italiano è la quarta lingua più studiata al mondo
Dopo l'inglese, lo spagnolo e il cinese, l'italiano è la quarta lingua più studiata del pianeta. Il dato è stato comunicato durante gli Stati Generali della lingua italiana che si sono tenuti a Firenze, a Palazzo Medici Riccardi, organizzati dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dell'Istruzione. Arte, cultura e musica lirica sono parte fondamentale dell'interesse suscitato all'estero dall'italiano. Ma non manca l'appeal esercitato dal buon cibo e il made in Italy (a cura di Flavia Cappadocia) Leggi il resto di questo articolo su La Repubblica
Mara Venier torna alla moda per Luisa Viola
«Ho affrontato quest'avventura con grande umilità. Sono più emozionata oggi di quando ho esordito a Domenica In...». È sincera, Mara Venier, nel descrivere lo stato d'animo con il quale si butta in questa nuova prova, l'ennesima, della sua lunga e variegata carriera. Questa volta come stilista.
Quella che rimarrà per sempre "la signora della domenica" lancia a Milano, con una sfilata presentata in tandem con l'amico Alfonso Signorini, una capsule collection creata per Luisa Viola, il brand del gruppo Miroglio pensato per le donne curvy. Dando così sfogo a una passione, quella per la moda, nata tanti anni fa. Quando Mara, poco più che adolescente, faceva la modella di campionari in giro per i negozi del Veneto. Oggi sale in passerella come neo-stilista. Ad applaudirla in prima fila il marito Nicola Carraro e la figlia Elisabetta Ferracini.
Come è nata questa collaborazione?
«In un primo tempo mi avevano chiesto di fare da testimonial al marchio, cosa che aveva fatto in passato la mia amica Antonella Clerici. Mi incuriosivano e piacevano molto le sue pubblicità, quindi ho accettato subito. Nel momento in cui mi è stata fatta questa proposta, avevo voglia di uscire un po' dalla televisione, di lanciarmi in un progetto glamour. L'idea della capsule è nata così. E, al di là del prodotto, devo dire di essere molto contenta di averlo fatto perché ho conosciuto un gruppo di lavoro straordinario, di persone semplici e perbene».
Come è stato il processo creativo?
«Intenso, serio, ma veloce. Mi hanno portato a casa 4 valigie di tessuti in varie fantasie, e abbiamo scelto assieme i più giusti. Il risultato è nei negozi da oggi, e vorrei lo giudicaste voi».
Lei si sente una donna curvy? «Certamente, e per questo il mio occhio è allenato nel capire che cosa si adatta, e cosa no, a una fisicità come la mia». Leggi il resto di questo articolo su Vanity Fair
Meryl Streep, divina con ironia. "La sublime arte di stonare"
Roma, 21 ottobre 2016 - UN’ATTRICE unica, un’icona del cinema. Diciannove candidature, un record, e tre Oscar vinti (“Kramer contro Kramer”, come non protagonista; “La scelta di Sophie” e “The Iron Lady” come protagonista). E ancora una volta Meryl Streep fornisce una prova impeccabile in “Florence”, il film diretto da Stephen Frears, ispirato alla vera vita di Florence Foster Jenkis, presentato ieri alla Festa del Cinema di Roma e dal 22 dicembre nelle sale. Ereditiera con una grande passione per la musica, Florence era terribilmente stonata. Ma in quella New York dei primi anni Quaranta, provata dalla seconda guerra mondiale, in molti beneficiavano della sua generosità. E così nessuno, a cominciare dal marito (interpretato da Hugh Grant), osava dirle la verità circa le sue doti canore. Nonostante il jet lag, la divina Meryl, attesa all’Auditorium da centinaia di fan, si mostra sempre sorridente e gentile, e spesso ride divertita alle domande.
Signora Streep, per lei, che canta benissimo, non sarà stato facile stonare.
«Ho avuto un insegnante, Arthur Levy, che mi ha preparata. È stato entusiasmante perché abbiamo studiato una serie di arie bellissime, come l’aria della Regina della notte dal “Flauto magico” di Mozart, in cui la Foster si cimentava. E le ho studiate per farle nel migliore modo possibile, perché è così che Florence, nella sua testa, pensava di eseguirle. Poi, abbiamo lavorato per mandare tutto all’aria, e farle stonando. Non mi meraviglia quello che accadeva a Florence perché so che anche un compositore come Gershwin mentre suonava, cantava in modo stonato, e forse quelle stonature non le sentiva». Leggi il resto di questo articolo su Quotidiano.net
La bellezza nascosta di Milano: collezioni private, sculture e simboli misteriosi
Il tetto dell'Armani Hotel - L’hotel milanese a cinque stelle di Giorgio Armani occupa un intero isolato, tra Via Manzoni e Via dei Giardini. Elegantissimo, si sviluppa su otto piani, sopra tre piani di negozi, ristorante e caffè. La cosa più straordinaria dell’albergo è però la sua forma. Lo stilista è riuscito infatti a fare di un edificio un marchio, ben impresso nel tessuto urbano di Milano. La pianta del palazzo, infatti, forma una gigantesca “A”.
L’organo di Mozart, il padiglione Reale alla Stazione Centrale o la statua medievale di una ragazza che si rade il pube in pubblico, misteriosi simboli nascosti per la città, pugili scolpiti sul tetto del Duomo, una biblioteca quattrocentesca i cui affreschi sono ancora visibili, una chiesa progettata da Leonardo da Vinci. Sono solo alcuni dei luoghi più inaspettati e curiosi illustrati dalla guida "Milano insolita e segreta" di Massimo Polidoro (disponibile anche in francese, inglese e spagnolo, edita da Jonglez), che racconta, tra le altre cose, anche come è possibile visitare gli atelier di artisti e designer solitamente chiusi al pubblico o, ancora, scoprire alcune collezioni private eccezionali. Lontano dalle folle e dai cliché abituali, Milano è una città che possiede uno dei più importanti patrimoni culturali della penisola. Tuttavia, rivela i suoi tesori nascosti solo ai più curiosi o ai viaggiatori che abbandonano i sentieri più battuti. Ecco alcuni dei luoghi raccontati da questa guida. A cura di Valerio Ceva Grimaldi Leggi il resto di questo articolo su La Repubblica
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un felice giorno Stefania